sabato 1 dicembre 2012

Quasi derby: 1984, il "Colpo di Genio" di Bersellini

Febbraio 1984. Mentre in America viene individuato un nuovo virus, che sembra essere la causa della ancora poco conosciuta "Sindrome da immunodeficienza acquisita", al "Comunale" di Torino si gioca un derby che può valere molto, specialmente per i granata, inaspettatamente secondi in classifica. La graduatoria recita: Juve 30 punti, Torino e Roma 26. Il Toro, affidato in panchina al "Sergente di Ferro" Eugenio Bersellini (Borgotaro, 10 giugno 1936), sta superando anche le più rosee aspettative, e all'andata si è aggiudicato la stracittadina per 2-1. Se dovesse ripetere l'exploit, salirebbe a sole due lunghezze dalla Juventus, e per i bianconeri, battuti ed eliminati dal Milan in Coppa Italia pochi giorni prima, sarebbe il secondo smacco in quattro giorni: abbastanza per minare molte delle sicurezze del gruppo.
Alla vigilia, Bersellini non ha dubbi: "Il Toro giocherà da Toro" e chissà, magari vincendo potrà anche riaprire il campionato. Il tecnico però ha un problema da risolvere, un problema con un nome e un cognome: quelli di Michel Platini. Il fantasista francese è inarrestabile: in 20 partite ha già messo a segno 15 reti e contende lo scettro dei cannonieri al brasiliano dell'Udinese, Zico.
Come arginarne il gioco, e soprattutto, come limitare gli effetti delle sue temibili punizioni dal limite? Pensa e ripensa, il "Genio" ne inventa una delle sue, e alla vigilia del derby dichiara ai giornali: "Platinì? Lo fermeremo. Cercheremo di limitarlo col gioco di squadra, e inoltre ho studiato una soluzione per evitare che faccia gol su punizione". Quale? "A volte le idee più semplici sono le migliori: metteremo un uomo sul palo coperto dalla barriera, così da ridurre la porzione di porta coperta dal portiere. Ho grande fiducia in Terraneo e sono certo che lui farà il resto".
Che uomo, che testa. Ma viene la domenica, e arriva la prova del campo. Davanti all'attento arbitro Bergamo, la partita comincia con un Toro guardingo che chiude bene tutti gli spazi. Nel primo tempo la condotta dei granata porta avanti tranquillamente la gara sullo 0-0. C'è dinamismo a centrocampo e infatti Trapattoni, memore dell'1-2 dell'andata, ha rafforzato la mediana con un centrocampista in più, Prandelli, al posto della punta Penzo. Platinì, preso in mezzo da Zaccarelli e Caso, non riesce a incidere.
A fine primo tempo una roncolata di Brio azzoppa Dossena e sembra favorire la Juve, ma in avvio di ripresa Selvaggi, con un gol di rapina, supera Tacconi e porta avanti i granata.
Entra Vignola e Platini si sposta più avanti. La gabbia granata crolla, e proprio Michel segna l'1-1 al 66°, con un colpo di testa su cui Danova sembra più colpevole di altri.
Ma il momento culminante del derby arriva al 76°: punizione dal limite per i bianconeri, sulla palla, ovviamente, le roi. Terraneo dispone la barriera, e il libero Galbiati si porta sul palo. Per Platini, che ha letto le dichiarazioni di Bersellini, è una sfida stimolante. Il francese calcia a scavalcare la barriera, una palla che si alza molto e scende improvvisamente nel sette, fra la testa di Galbiati e la traversa. Il libero non riesce a intervenire e per buona misura ostacola anche l'intervento di Terraneo.
Finisce con Platinì che corre sotto la nord, e Bersellini che di pessimo umore affronta i giornalisti: "Sulla punizione del 2-1, Terraneo non ha potuto intervenire anche perchè sulla linea c'era Galbiati e la palla è passata proprio fra la sua testa e la traversa. Sono stato io a dire al giocatore di piazzarsi sul palo, quindi l'errore è mio. E preferirei non tornare più su questo argomento". Non era stato esattamente un ...colpo di "Genio".
Ah, la sintesi del derby potete vederla qui.
 
Serie A 1983-84 21^ giornata
Torino, stadio "Comunale"
 
Juventus-Torino 2-1
Reti: 53° Selvaggi (T); 66° e 76°Platinì (J)
Juventus: Tacconi, Gentile, Cabrini; Bonini, Brio, Scirea; Prandelli (64°Vignola), Tardelli, Rossi; Platini, Boniek. All.: Trapattoni
Torino: Terraneo, Corradini, Beruatto; Zaccarelli, Danova, Galbiati; Schachner, Caso (70°Comi), Selvaggi; Dossena (68°Pileggi), Hernandez.
 
Arbitro: Bergamo di Livorno
 
(2 - fine)

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