lunedì 16 dicembre 2013

Quel derby toscano sospeso per UFO

Neve, pioggia, grandine, ghiaccio, vento, nebbia. Sono tutti ottimi motivi per sospendere o rinviare una partita, e nella vasta gamma delle cause extra-agonistiche che possono spingere un arbitro o una federazione a interrompere o differire una partita negli ultimi tempi sono entrate anche nuove tipologie di eventi come l'inagibilità delle tribune o i problemi legati al traffico. Tuttavia quanto accaduto mercoledì 27 ottobre 1954 a Firenze resta un evento più unico che raro nella storia del calcio mondiale. L'episodio è stato recentemente rievocato dalla Gazzetta dello Sport, in una ricostruzione che però conteneva numerosi errori e imprecisioni. Ecco, al termine di una ricerca (spero) accurata, come andarono le cose.
Al "Comunale" di Firenze (Artemio Franchi è ben vivo, e non gli hanno ancora intitolato nulla) si gioca una partita del campionato riserve, competizione allora utilizzata dai club per far scendere in campo i giocatori che trovano poco spazio fra i titolari, e magari anche per fare allenare qualche elemento della prima squadra indietro di condizione. Nonostante sia una gara di secondo piano, sulle tribune ci sono circa 10.000 persone, e l'interesse per la sfida è alto. Giocano, infatti, una contro l'altra, Fiorentina e Pistoiese, e i derby in terra toscana sono sempre un piccolo evento. I viola, allenati dal mitico Fulvio Bernardini, non sono nemmeno troppo rimaneggiati: il "dottor pedata", infatti, vuole sfruttare la partita come galoppo per gli undici titolari, e ne mette in campo ben 8 dall'inizio, meditando di sostituirli nella ripresa (i cambi sono liberi). 
Il primo tempo scorre via liscio. Ma all'inizio del secondo tempo, uno strano fenomeno meteorologico suscita la curiosità generale: dal cielo cade una specie di lanuggine appiccicosa. Qualcuno, d'istinto, guarda per aria, e nel giro di mezzo minuto, proprio menre le due squadre rientrano in campo per la ripresa, tutto il pubblico comincia ad agitarsi e mormorare. Sono le 15,20 e nel cielo, come riporteranno le cronache di tutti i giornali dell'epoca (alcune foto pubblicate sono riportate qui), appaiono non meno di venti oggetti volanti di varie forme e dimensioni. Sembrano procedere in formazione e sfrecciano velocissimi da Nord-Ovest a Sud-Est: alcuni hanno aspetto di ali d'aquila, altri sono a forma di goccia, alcuni sono dei dischi piatti bianchi e lucidi. Anche i giocatori in campo si fermano, e all'arbitro non resta che sospendere la partita. Per undici interminabili minuti i giocatori osservano insieme al pubblico le evoluzioni degli strani oggetti volanti che effettuano evoluzioni e repentini movimenti a zig-zag. Per oltre mezzora, anche ad avvistamento terminato, Firenze sarà ricoperta dalla lanugine appiccicosa, uno strano materiale che si dissolve appena toccato con le mani.
Uno studente di ingegneria riuscirà a raccoglierne un campione, e a farlo analizzare; il professor Canneri, apprezzato chimico, eseguirà una spettrografia da cui emergerà che i filamenti erano composti principalmente di boro e silicio. Per quanto riguarda le spiegazioni "razionali", ne verranno date diverse, nessuna delle quali convincenti: alcuni biologi sosterranno trattarsi di una particolare ragnatela prodotta da un aracnide migratore che sfrutta le correnti aeree per spostarsi (ma la quantità caduta pare francamente spropositata); altri riterranno il composto un residuo chimico di una lavorazione tessile disperso, non si sa come, in atmosfera. Sarà, ma bisognerebbe anche spiegare perchè migliaia di persone contemporaneamente affermaassero di avere visto gli oggetti volanti, fornendo una descrizione tutto sommato piuttosto coerente. 
La Fiorentina 1954
Fra loro anche i giocatori. Beppe Chiappella, della Fiorentina (diventerà poi un apprezzato allenatore) ricorderà in un'intervista rilasciata anni dopo "Erano qualcosa di completamente diverso da tutto quello che avevo visto fino ad allora. Avanzavano veloci, ma a velocità costante, e poi uno, repentinamente, si bloccò a mezz'aria, proprio sopra il cerchio di centrocampo, a una quota nemmeno troppo alta". Romolo Tuci, capitano della Pistoiese, rilascerà alle autorità questa dichiarazione spontanea: "Ho visto qualcosa simile ad anelli metallici in lontananza, e quindi sul campo è caduta una specie di nebbia appiccicosa". 
Occorre aggiungere ancora che, se è vero che per le cronache gli oggetti volanti erano venti, le fonti ufficiali delle forze dell'ordine riducono invece il numero dei presunti UFO a due soltanto. La partita, il cui primo tempo era terminato sul 2-2, riprese dopo una interruzione di circa mezzora, come d'altronde è giusto: il calcio non deve certo farsi impressionare dagli alieni. La Fiorentina, evidentemente meno permeabile a questo tipo di emozioni, vinse poi per 6-2. 
Forse a trarre in inganno gli alieni era stato il nome dell'area su cui, ancora oggi, sorge lo stadio di Firenze: come i fiorentini sanno bene, si chiama Campo di Marte. In nomine omen...

Firenze, 27 ottobre 1954
Campionato riserve

FIORENTINA-PISTOIESE 6-2

FIORENTINA (primo tempo): Costagliola, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Segato, Mariani, Gren, Virgili, Gratton, Bizzarri.
FIORENTINA (secondo tempo): Sarti, Capucci, Del Gratta, Scaramucci, Biagi, Orzan, Luna, Tassinari, Ghersetich, Buzzin, Vidal
PISTOIESE: Vadi, Pierallini, Vettori, Caiumi, Tuci (capitano), Lomi, Balsimelli, Lenci Carpini, D. Vannucchi, Fossi
ARBITRO: Non riportato nelle cronache
NOTE: Impossibile accertare marcatori e sequenza delle reti. Certe per la Fiorentina una rete di Gratton nel primo tempo e due di Vidal (Campione del Mondo con l'Uruguay nel 1950) nella ripresa. 

NB: per gli appassionati del tema, che non vogliano limitarsi all'aspetto calcistico, altre informazioni sull'evento sono rintracciabili qui, qui , e anche qui

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