lunedì 7 gennaio 2013

11 giugno 1978: Genova è biancoverde.

Corre il 53°minuto, a Marassi. Sulla fascia, Galasso scarta Rossi e gira palla in zona centrale. E' un servizio invitante, e Mario Piga, arrivato a novembre dall'Atalanta insieme al gemello Marco, è lì, puntuale all'appuntamento: l'appuntamento con la storia. Dai venticinque metri guarda Cacciatori e d'istinto calcia rasoterra: la palla è precisa e forte quanto basta, il portiere non ci arriva ed è gol. La Sampdoria è sotto, eppure Marassi esplode di gioia. Una gioia colorata di biancoverde, che porta con sé l'attesa di oltre 5000 tifosi, arrivati da Avellino su un treno allestito per l'occasione: il "treno verde". Per l'Avellino è il gol che vale la prima, storica promozione in serie A: un successo inatteso, arrivato grazie alla pazienza e alla capacità gestionale di Paolo Carosi, giovane tecnico appena diplomato a Coverciano, e accolto con scetticismo appena pochi mesi prima.
Chi l'avrebbe mai detto, quel giorno, al ritiro di Montefiascone, quando i tifosi, di fronte a una squadra piena di sconosciuti, con un'età media di circa 24 anni, affidata a un allenatore esordiente, avevano addirittura contestato, e aspramente, una squadra che era al massimo accreditata per il traguardo della salvezza? Invece, insieme al Catanzaro, alle spalle dell'Ascoli dei record di Mimmo Renna, l'Avellino è in serie A: i caruggi di Genova, a fine partita, debordano di biancoverde, e per il ritorno ad Avellino non mancano i ricordi boccacceschi. La squadra, per esempio, riparte dall'aeroporto "Colombo" verso Napoli con tre ore di ritardo: un tifoso, entrato nella struttura e arrivato non si sa come fino alle piste, insiste per piazzare una bandiera biancoverde sul muso del velivolo. Non basta nemmeno la mediazione di De Mita, al seguito dei 'lupi' in questo storico momento, per farlo recedere: a convincerlo a rinunciare ci penserà l'intervento della sicurezza.
Quando gli eroi arrivano ad Avellino, la città è impazzita: il sindaco ha annunciato tre giorni di festeggiamenti civici: gli uffici pubblici saranno chiusi fino a mercoledì mattina; i gelatai offrono coni crema-pistacchio al prezzo simbolico di 100 lire, i cinema, per iniziativa dei gerenti, aprono gratuitamente. E nove mesi dopo, la città conoscerà una incredibile impennata demografica, con nascite più che duplicate. E mentre la banda accompagna con la musica il corteo spontaneo che si è formato nelle piazze e nelle vie del centro, fra caroselli di macchine, petardi e grida, Avellino prova per la prima volta la gioia di sentirsi una città di serie A.

Serie B 1977-78 - 38^giornata
Genova, stadio "Luigi Ferraris"

 
Sampdoria-Avellino 0-1
Rete: 53° Mario Piga (A)
 
Sampdoria: Cacciatori, Arnuzzo, Rossi; Tuttino, Ferroni, Mariani; Saltutti, Bedin, Orlandi; Re, Chiorri (7°Bresciani). All.: Canali
Avellino: Piotti, Reali, Boscolo; Di Somma, Cattaneo, Ceccarelli; Galasso, Mario Piga, Marco Piga (90°Chiarenza); Lombardi, Tacchi. All.: Carosi.
Arbitro: Longhi di Roma

Nessun commento:

Posta un commento