lunedì 30 aprile 2012

Hodgson Ct dell'Inghilterra. E Pippo palombaro.

Sarà quell'espressione perennemente sospesa fra il sorpreso e l'indignato, come quella di chi al pub si volta un attimo e poi scopre che qualcuno a tradimento gli ha bevuto metà della sua pinta di Guinness, sarà che non potrò mai dimenticare quando, durante la sua esperienza italiana prendeva lezioni d'inglese a "Mai dire Gol" dal mister Flanagan di turno (guardatelo qui). Fatto sta che parlare di Roy Hodgson (Croydon, 9 agosto 1947) allenatore dell'Inghilterra a Euro 2012 mi sembra come leggere di Pippo palombaro o Nonna Papera astronauta: non è impossibile che una storia del genere venga scritta, ma sembra già inverosimile prima di cominciare.
Eppure, a quanto pare, toccherà proprio a questo signore, in cui il sense of houmor è certamente più sviluppato del senso tattico, guidare l'Inghilterra ai prossimi Europei e ai prossimi Mondiali in Brasile (posto che i Leoni ci arrivino, come è probabile, ma non automatico).
In realtà, contro questo signore dall'aria serafica, che parla (più o meno) fluentemente Inglese, Norvegese, Svedese, Italiano, Giapponese e Tedesco, e sa farsi capire anche in Coreano, Danese, Francese e Finlandese, che ha allenato in 8 diverse Nazioni e portato agli Europei, nel 1996, la nazionale Svizzera, non ho proprio niente, anzi lo trovo simpatico. Sembra incredibile, però, che la FA abbia scelto proprio lui, sebbene appaia chiaro che, dopo l'addio di Fabio Capello, la pressione dei media perchè the national team fosse affidata a un allenatore inglese era diventata molto forte.
Peccato che sia un fattore poco sostenibile, che offre uno spunto su cui riflettere. Se prendiamo i quattro più importanti campionati europei notiamo che: in Italia, su 20 squadre di Serie A, una sola, la Roma, è guidata da un tecnico non italiano (5%). In Spagna i non-spagnoli sono 6 su 20 (30%), in Germania i non tedeschi 4 su 18 (22,2%). In Inghilterra i non inglesi sono 17 su 20 (85%), numero che cala se aggiungiamo che dei tecnici della Premier dieci sono britannici non inglesi (2 gallesi, 2 nordirlandesi, 6 scozzesi): i britannici (che comunque calcisticamente rappresentano quattro bandiere diverse) sono in tutto 13, quindi anche così resta scoperto un buon 35% delle panchine, occupato dagli stranieri.
Le statistiche da sole non contengono mai la verità assoluta, ma credo che il modo più corretto di interpretare questo dato sia dedurne che esistono pochi tecnici inglesi di alto livello. Hodgson è uno dei migliori, ma non il migliore, almeno secondo il parere di giornali, addetti ai lavori e giocatori. La palma di pretendente numero uno alla "three lions' bench" spettava infatti fino a ieri a Harry Redknapp, uno che finora ha sfiorato la panchina inglese diverse volte, ma non ci è mai arrivato. Un po' come Giulio Andreotti alla presidenza della Repubblica. Come il Divo Giulio, Redknapp ne avrebbe i requisiti: i giocatori lo adorano, tatticamente, pur non essendo nella 'top ten' degli allenatori, è avveduto (leggi: conosce qualche altro modulo che non sia il 4-4-2), e ha grandi capacità di gestione delle rose.
Hodgson, invece, pur essendo un buon tecnico e pur detenendo un curriculum di tutto rispetto, è pur sempre il tecnico che decise che per il ruolo di terzino sinistro dell'Inter Pistone offriva più garanzie di Roberto Carlos.
The Guardian, prima ancora dell'investitura, gli ha già dato il suo benvenuto: "Roy Hodgson for England is a shock choice and maybe a wrong one" (Roy Hodgson come tecnico della nazionale è una scelta sorprendente e forse sbagliata"). Sta a mr Roy smentire tutti. Ma con gli Europei che iniziano fra sei settimane, e un solo test-match in calendario (contro la Norvegia il 26 maggio, ma quasi certamente ne sarà organizzato almeno un altro), dovrà dimostrarsi abile nell'arte del "quick-fixing team", cioè nella messa a punto veloce di un gruppo coeso e tatticamente organizzato: una strada tortuosa. Che parte in salita, se consideriamo che Rio Ferdinand e Wayne Rooney, due giocatori che hanno un discreto peso nel suo spogliatoio, ancora una settimana fa si erano pubblicamente espressi a favore della nomina di Redknapp.

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