sabato 27 ottobre 2012

1981-82: un Milan-Genoa con tante analogie

Non sono troppo d'accordo con chi cerca a tutti i costi di trovare similitudini fra il Milan 1981-82 e quello di questa stagione: é chiaro che il parallelismo è troppo forte per non cadere in tentazione, e il fatto che quell'annata si fosse conclusa con la caduta in serie B rende tutto giornalisticamente più suggestivo.
Mi sembra evidente, però, che rispetto ad allora le cose stiano diversamente: quel Milan era appena stato promosso dalla serie cadetta (anche se era retrocesso per illecito sportivo e non sul campo), mentre questo, anche se è stato privato di gran parte dei suoi giocatori cardine, è pur sempre una squadra composta in gran parte da elementi reduci da un secondo posto in campionato.
Se però nell'insieme è facile preventivare che la stagione non si concluderà allo stesso modo di 31 anni fa, forse si può fare un parallelo nello specifico, su questo Milan-Genoa in scena fra poche ore.
Domenica 13 dicembre 1981 si gioca l'undicesima di campionato. Allora come oggi, il Milan è in difficoltà (era ultimo con 7 punti) e il suo allenatore, Gigi Radice (Cesano Maderno, 15 gennaio 1935), è sulla graticola, come Allegri oggi. Ci si domanda se mangerà il panettone, e si fanno già i nomi dei possibili sostituti; si dice, anzi, che il Milan abbia comunque già contattato Renzo Ulivieri (all'epoca alla Samp) per affidargli la squadra l'anno successivo: altra analogia coi giorni nostri, visto che qualcuno asserisce che ci sia già un contatto con Guardiola (la caratura dei candidati non è proprio la stessa, me ne rendo conto, ma il parallelismo è interessante). Infine, allora come oggi, c'è un giocatore che fa discutere, per il suo scarso rendimento e per la possibilità di un'esclusione eccellente: quello che oggi è il ruolo di Boateng, spettava in quei giorni ad Aldo Maldera. Tre giorni prima della gara, dopo un'amichevole a Vigevano, Radice (pare su diretta richiesta di Rivera, all'epoca dirigente) notifica infatti a Maldera di non essere più il capitano. La fascia passa sul braccio di Collovati. Maldera inizialmente non replica, ma in serata attacca duramente, davanti ai giornalisti, Radice e Rivera e il giorno dopo aggiunge "Da oggi giocherò solo per me e per il Milan". Insomma: con il tecnico il rapporto è incrinato. Un po' come per il "Boa".
Ultima analogia: anche all'epoca in casa dei rossoneri c'erano fibrillazioni di carattere societario: nessun arabo o russo intenzionato ad entrare, ma c'era ancora in ballo il passaggio delle quote dall'ex presidente Colombo a Giussy Farina, tanto che un politico, l'onorevole Morazzoni, ha dovuto assumere pro tempore la presidenza, per garantire la trasparenza dell'operazione.
Basta con le analogie: passiamo alla partita. E a riviverla ci mettiamo poco, anche perchè non deve essere stato esattamente un match da ricordare. Finisce 0-0 (un breve estratto qui), e dai giornali si apprende che il Genoa, allenato da Gigi Simoni, "...osando di più avrebbe forse potuto anche vincere, ma ha preferito controllare la partita nel secondo tempo", dopo un illusorio avvio dei milanisti, che si spengono dopo un quarto d'ora di attacchi. Finisce con il numero uno rossonero Piotti che non prende neppure voto in pagella, visto che il Genoa non tira mai in porta, ma tra i rossoneri (privi di Baresi, Antonelli, Moro e Cuoghi), solo due giocatori, Battistini e Incocciati, vengono valutati con un voto superiore al 6.
Partita scialba, un punto che serve più al Genoa che ai rossoneri. Radice proseguirà la sua avventura per un altro mese: mangia il panettone, ma verrà esonerato a gennaio dopo un ko interno contro l'Udinese, e sostituito da Italo Galbiati.
I rossoneri, come noto, scenderanno in serie B, mentre il Genoa raggiungerà l'agognata salvezza. 
Farina completerà nel giro di pochi giorni il passaggio delle quote, diventando ufficialmente presidente del Milan (di cui già, di fatto, era numero uno fin dal giugno precedente), Aldo Maldera a fine stagione si trasferirà alla Roma dove vincerà lo scudetto 1982-83, mentre Ulivieri non sarà mai allenatore dei rossoneri. Così finì, per tutti i protagonisti, 31 anni fa. E questa volta, come finirà?
 
Milano, stadio "San Siro", 13 dicembre 1981
Serie A, 11^ giornata
 
Milan-Genoa 0-0
 
Milan: Piotti; Icardi, Maldera; Buriani, Collovati, Tassotti; Battistini, Novellino I, Jordan, Incocciati, F.Romano. A disp.: Incontri, Minoia, Gadda, Mandressi, Berlinghieri. All. Radice
 
Genoa: Martina; Gorin, Testoni; V.Romano, Onofri, Carmine Gentile; Vandereycken, Manfrin, Briaschi, P.Iachini, Boito. A disp.: Favaro, C.Sala, Russo, Faccenda, G.Corti. All. Simoni
 
Arbitro: Ciulli di Roma

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